UNA RIFLESSIONE NATA DALL’INCONTRO CON IL GRUPPO SILOE

«Lasciate che i bambini vengano a me»

di Paride Spagnolo

Il 21, 22, e 23 ottobre scorso nelle nostre parrocchie si è svolta la visita dei tre seminaristi che frequentano il quinto anno di teologia presso il seminario di Treviso (Gruppo Siloe, nella foto), seminaristi che tra circa un anno e mezzo diventeranno sacerdoti.

Tra gli altri, sabato 21 ottobre hanno incontrato i chierichetti e le ancelle della nostra collaborazione pastorale: è stato un momento molto significativo durante il quale, attraverso il gioco, è stata proposta la conoscenza di Gesù.

I ragazzi del seminario sono riusciti a far partecipare pienamente i bambini alle attività da loro proposte; attività sicuramente da ripetere anche al fuori di questo ambito per poter dare una marcia in più al gruppo dei chierichetti e delle ancelle e farli sentire parte della Chiesa e della comunità.

È stata un'esperienza che fa ben capire cosa intendesse Gesù quando ha detto: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». (Mt 10, 14-15)

E qui si apre una riflessione che coinvolge noi adulti: tante volte si sentono i ragazzi del catechismo dire: «No, domenica non posso venire a Messa: devo fare altro, ho impegni molto importanti». Nasce spontaneo chiedersi: a cosa serve andare a catechismo? È come allenarsi per una gara e non parteciparvi mai!

Un’altra analogia riguarda i sacramenti: con il battesimo viene piantato un seme, tanti bambini e ragazzi purtroppo rivedono la chiesa solo il giorno della prima Comunione e quello della Cresima: non si può pretendere che un albero cresca e porti frutto se lo annaffiamo ogni cinque anni.

In un'epoca in cui è tutto relativo anche la Messa, a volte, è un qualcosa cui si partecipa solo quando se ne ha voglia, se non c'è altro da fare, ma la Messa non è questo: è il centro della vita cristiana, è il luogo privilegiato dell’incontro con Cristo, è il momento in cui si fa “rifornimento” e i nostri ragazzi hanno bisogno del nostro esempio perché la fede è un fatto personale, non si può demandare ad altri.

Facciamo in modo di non essere noi adulti ad impedire l'incontro dei piccoli con Cristo: portiamoli in chiesa e impariamo assieme a loro il significato e il valore della Santa Messa.